Google Business Profile. Cosa cambierà dal 2022?

Google Business Profile. Cosa cambierà dal 2022?

Il mondo della local SEO si trova di fronte ad un cambiamento epocale. Google My Business entro il 2022 diventerà “Google Business Profile”.

Le novità sono tante, dalla mia ricerca ho selezionato quelle che ritengo più importanti:

  1. Potrai gestire il profilo della tua attività tramite Ricerca e Maps
  2. Le attività locali potranno mostrare il loro inventario. Ci sarà un nuovo filtro “disponibile” che mostrerà la disponibilità di un prodotto specifico nelle vicinanze. Questo consentirà di recarsi in negozio sapendo già la disponibilità reale.
  3. Google Maps diventerà sempre più completo e consentirà di compiere azioni senza uscire dall’applicazione. Potrai prenotare dei biglietti per visitare un museo, andare al ristorante o prenotare l’hotel come acquistare un prodotto.
  4. Potrai vedere quali chiamate dei clienti provengono dal loro profilo dell’attività su Google.
  5. Potrai inviare messaggi direttamente ai clienti
  6. Potrai promuovere il punto vendita nelle vicinanze per raggiungere nuovi clienti
  7. Esisteranno più versioni di GBP in base ai vari settori merceologici
Il nuovo GBP punta tutto sulla personalizzazione in base alle preferenze degli utenti: nei ristoranti puoi vedere già da ora la percentuale di affinità in base alle preferenze, inoltre l’algoritmo potrà scegliere di mostrare un’immagine diversa in base alla ricerca effettuata.

Conclusioni. Tutte queste funzionalità sono pensate per facilitare l’esperienza di acquisto locale ed aiuterà le attività ad avere un rapporto più intimo e personalizzato con i loro clienti. Lato business le attività potranno trarre vantaggio dal nuovo GBP solo se decideranno di gestirlo con professionalità, arricchendolo di quante più informazioni e dati possibili.

6 Step per ottenere più clienti su Google

6 Step per ottenere più clienti su Google

Conoscere i fattori di ranking per la scalata del tuo sito web nei risultati di Google, significa avere una visione chiara sullo scenario della SEO.

Per questo ho creato una mini guida in pdf per aiutarti a capire in base alla mia esperienza, quali sono i 6 fattori chiave che ti consentono di posizionare su Google il tuo sito.

Per riceverla gratis compila il modulo con i tuoi dati.

Buona lettura!

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La tua pagina su Google può essere a rischio. Prendi il controllo!

La tua pagina su Google può essere a rischio. Prendi il controllo!

Le pagine aziendali di Google, sono un servizio gratuito che consente una migliore comunicazione e promozione alle attività commerciali e produttive.

Notoriamente conosciuto come Google My business è un servizio molto efficace perché è la prima cosa che Google mostra alle persone che cercano informazioni sulla tua attività come: indicazioni stradali, numero di telefono o le opinioni dei clienti.

Molti non sanno che le pagine possono essere generate anche automaticamente, associando alla tua attività informazioni errate.

Ma non solo, se la tua scheda non è stata rivendicata, qualsiasi persona lo può fare al posto tuo, anche il tuo competitor!

Se questo accade può essere un problema ai fini della tua reputazione e del tuo business!

Per questo ho creato una mini guida in cui ti spiego:

– Perchè sono importanti le pagine Google My Business
– Cosa rischi se non rivendichi la pagina della tua azienda
– Come verificare se la tua pagina è già stata rivendicata da qualcun altro.

Non ti resta che prendere il controllo! Buona lettura

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Addio alla seconda pagina su Google!

Addio alla seconda pagina su Google!

Google sta aggiornando la sua interfaccia utente con una nuova funzionalità, che renderà lo scorrimento sui cellulari più facile rispetto a prima.

In pratica la seconda pagina di Google sparirà e lo scroll sarà più continuo.

La nuova funzione è attualmente implementata per gli utenti iOS e Android presenti negli Stati Uniti ma a breve arriverà anche in Europa e nel nostro paese.

Lo scorrimento continuo esiste nella maggior parte delle app mobili ed è una funzionalità piuttosto standard per: Facebook, Instagram o Linkedin.

Fondamentalmente, è arrivato il momento che anche Google si adatti a questo comportamento, applicandolo nella ricerca.

Come mai Google ha deciso di cambiare questa impostazione?

Il motivo di questo cambiamento è abbastanza semplice e palese: la maggior parte degli utenti trova le soluzioni alle loro ricerche già nelle prime risposte dell’algoritmo e chi non è soddisfatto non va oltre la quarta pagina dei risultati.

Permettere agli utenti di avere un sola pagina a scrolling continuo, consentirebbe loro di trovare in modo ancora più semplice ed immediato la soluzione, piuttosto che ricercarla caricando altre pagine e dunque attendendo altro tempo.

Cosa cambierà per le aziende che vogliono farsi trovare su Google?

Molto probabilmente nello scroll ci sarà più spazio per “infilare” ancora più annunci sponsorizzati ed altri contenuti che Google riterrà utili come: immagini, video o l’elenco delle mappe aziendali.

In passato il detto era: “Se vuoi nascondere qualcosa davvero bene, mettilo nella seconda pagina dei risultati di Google”.

Questo significa che, fino ad oggi, la maggior parte dei risultati di ricerca oltre i primi 10 non aveva grandi possibilità di ricevere alcun clic (e quindi visite al sito).

Con l’eliminazione della “barriera” tra le pagine dei risultati di ricerca, i primi 10 link perdono anche alcuni dei loro privilegi.

I siti web che non hanno ancora fatto il salto nella top 10, ma sono poco dietro, dovrebbero beneficiare di questo sviluppo. In futuro, non sarà più così importante se Google posiziona un risultato al 10° o all’11° posto. Le possibilità di clic possono essere simili.

Consulente SEO; specialista in consulenza SEO

Consulente SEO; specialista in consulenza SEO

Studio di consulenza SEO con più di 10 anni di esperienza. Mi chiamo Gianluca, come consulente SEO mi rivolgo alle aziende che hanno bisogno di:

  • consulenza SEO (lato formazione)
  • affidarmi la gestione SEO dei loro siti web o ecommerce al fine di migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca

Consulenza SEO: il metodo di lavoro

1. Definisco obiettivi specifici per le conversioni del tuo sito web, con una revisione completa della tua proposta di vendita e delle opportunità di mercato

2. Eseguo un Audit SEO per valutare i tuoi attuali punti di forza e di debolezza online.

3. Analizzo le prestazioni online della tua azienda e conduco un’analisi approfondita dei tuoi principali competitors per vedere cosa stanno facendo.

4. Successivamente, sviluppo una strategia online per generare un flusso continuo di nuovi clienti.

5. Ottimizzo i contenuti nel sito per l’esperienza degli utenti, fornendo contenuti di valore ed accattivanti mantenendo allo stesso tempo l’attenzione per le keyword strategiche.

6. Ottimizzo tutti gli aspetti “tecnici” (back-end).

 

In qualità di tuo partner di crescita ti aiuto a guidare le tue vendite non solo il traffico!

 

 

CONSULENZA SEO PER SITI WEB AZIENDALI

Lo studio effettua consulenza SEO per il posizionamento sui motori di ricerca dei siti aziendali (vetrina, blog o istituzionali) nuovi o esistenti. Sono specializzato sia nell’indicizzare di siti custom a codice sia in quelli costruiti con piattaforme CMS (Content Management Systems) come WordPress.

CONSULENZA SEO PER SITI ECOMMERCE

Come consulente SEO mi occupo di gestire consulenze SEO per il posizionamento sui motori di ricerca dei siti ecommerce sia nuovi che esistenti. Sono in grado di indicizzare un sito web custom a codice sia un sito costruito con piattaforme CMS come WooCommerce e Prestashop. Un progetto SEO per l’ecommerce rientra all’interno di una strategia, che può coinvolgere fino a 50 fattori chiave tra cui: l’analisi del mercato, lo studio dei competitor, lo studio delle nicchie potenziali e la creazione dell’identità online.

A livello operativo strutturo la SEO per un E-commerce su cinque fattori chiave:

  1. KEYWORD DI RICERCA 
  2. ARCHITETTURA DEL SITO
  3. STRUTTURA DELLE CATEGORIE 
  4. SCHEDE PRODOTTO 
  5. SEMANTICA 

PROGETTI DI CONSULENZA SEO

Consulente SEO per: ardecora.it

Consulenza e attività SEO per il sito ecommerce ardecora.it specializzato nella vendita online di prodotti per belle arti.

Risultati: dopo 12 mesi dal termine dell’attività SEO, le visite sono passate da 320 a oltre 2500 con un trend di crescita costante a +300 visite ogni mese. L’attività genera ricavi giornalieri a doppia cifra. Gli ingressi mirati dell’attività SEO hanno fatto salire del 110% lo scontrino medio delle vendite online.

Consulente SEO per: pomikakishop.it

Consulenza e attività SEO per il sito ecommerce pomikakishop.it.

Risultati: dopo 6 mesi dal termine dell’attività SEO, aumento delle visite sia in quantità (+1000 visite/mese) e di qualità, con ingressi mirati che generano un importante incremento delle vendite online.

 

Consulente SEO per: colussiermes.it

Consulenza e attività SEO Italia e SEO Internazionale; posizionamento del sito nel mercato Italia e USA su Google e Bing.

Risultati: crescita a doppia cifra nel mercato Italia e USA, posizionamento in prima posizione di oltre 60 prodotti.

 

Consulente SEO per: coppemedaglie.it

Consulenza e attività SEO Italia; posizionamento sito e-commerce su Google e Bing.

Risultati: da settembre 2018 a marzo 2019 il sito è passato da 20 visite/mese a 384 visite/mese con un incremento reale delle vendite online del +480%.

Consulente SEO per: planetbarbecue.it

Consulenza e attività SEO Italia per il posizionamento sito aziendale su Google e Bing.

Risultati: da ottobre 2016 a marzo 2017 il sito è passato da 50 visite/giorno a 360 visite/giorno con un incremento reale delle vendite offline del +35%.

Consulente SEO per: zanardo.com

Consulenza e attività di SEO Italia per il posizionamento sito aziendale su Google.

Risultati: da luglio 2015 a luglio 2017 il sito è passato da 1400 visite/mese a 3150 visite/mese con un incremento reale delle vendite offline del +15%.

Come aumentare le conversioni con il retargeting

Come aumentare le conversioni con il retargeting

Le statistiche dimostrano che solo il 2% degli utenti che visitano un sito web o ecommerce compiono un’azione come per esempio: compilare un form, contattarti direttamente o acquistare i tuoi prodotti/servizi.

Hai capito bene solo 2 utenti su 100! Gli altri 98 se ne vanno e forse non torneranno più. 

Tutte queste conversioni interrotte durante il percorso significano una sola cosa: guadagni mancati.

Le motivazioni che stanno alla base di questo possono essere molte, vediamone alcune:

Può capitare che gli utenti stiano facendo le prime ricerche informative e confrontando il tuo prodotto/servizio con altri competitor.

Può altresì capitare che una frazione di secondo prima di cliccare su “conferma”, “invia” “o “paga ora”, il tuo potenziale cliente pensi che sia meglio aspettare l’accredito dello stipendio, oppure squilla il telefono e così via.

Questi sono solo alcuni dei fattori che non sono sotto il tuo controllo, ma altri invece possono essere migliorabili; parliamo di fattori on site, ossia dovuti ad una navigabilità non ottimale del tuo sito (lentezza, mancanza call to action, testi troppo piccoli da smartphone).

Come recuperare quel 98% dei visitatori che non effettua nessun acquisto e si dimentica velocemente del tuo sito e del tuo brand?

Il retargeting in azione. Per puntare al 98%

Aumenta le conversioni con il retargeting.

Il retargeting è una strategia mirata a far ricordare agli utenti il loro interesse iniziale verso pagine web precedentemente visitate. L’attività di retargeting intercetta un utente “freddo” che ha visitato il tuo sito per la prima volta e lo “riscalda”, agendo su fattori quali: aumento del ricordo e della fiducia.

Questo concetto introduce anche al “funnel di vendita”. Il Funnel è il processo con il quale si guidano i clienti attraverso una successione di fasi che aumentano l’interesse ed il desiderio di un prodotto/servizio. Approfondirò il concetto di funnel in un altro articolo, ora mi basta farti capire come il concetto di retargeting e funnel siano collegati fra loro. L’obiettivo del retargeting è quello di portare l’utente quanto più vicino a compiere l’azione importante per esempio: iscrizione al form o l’acquisto.

 

Perché usare il retargeting?

  • Per rafforzare la notorietà del tuo marchio
  • Per aumentare il tasso di conversione
  • Per aumentare le vendite
  • Per generare un alto ritorno sull’investimento

Differenze tra retargeting e remarketing

Remarketing, è un ottimo modo per richiamare l’attenzione di un pubblico che ha già familiarità e interesse per nostro marchio. Siamo in possesso di alcune informazioni di contatto, perché hanno già acquistato sul nostro ecommerce, sono già registrate sul nostro sito o iscritti alla nostra newsletter. (Esempio: Proponiamo tramite email un’offerta personalizzata a un cliente che ha già effettuato un acquisto sul nostro e.commerce.)

Retargeting, non possediamo i contatti della persona, ci basiamo sulla profilazione in base alle azioni svolte sul nostro sito, visite pagine o prodotti specifici, click su determinate aree, download eseguiti e così via. (Esempio: Un utente esegue una procedura di acquisto sul nostro e.commerce ma alla fine abbandona il carrello. Nei giorni successivi mentre l’utente visiterà altri siti web, riproporremo un promemoria sotto forma di annuncio per ritornare a farci visita ed acquistare il prodotto.)

 

Quali sono gli strumenti per colpire il target giusto?

La strategia comune del retargeting e del remarketing è quella di coinvolgere gli utenti che hanno dimostrato interesse ad un prodotto o servizio (ma che non hanno terminato la conversione), raccogliendo dati sul loro comportamento.

I principali strumenti utilizzati e che anche noi utilizziamo per i nostri clienti sono:

  1. Campagne Google Ads 
  • Annunci di ricerca
  • Campagne shopping (indicato per i siti ecommerce)
  • Campagne display (banner posizionati su siti di terzi)
  • Campagne video
  1. Inserzioni su Facebook Ads e Instagram
  2. Campagne di email marketing con automazione

 

Come fare un annuncio di retargeting efficace?

Ricordiamoci che un’annuncio ben fatto dovrebbe convincere l’utente a riprendere ciò che aveva lasciato in sospeso.

  • Beneficio, indichiamo la soluzione al problema dell’utente.
  • Breve e chiaro, creiamo un annuncio breve e leggibile in pochi secondi.
  • Urgenza, portiamo l’utente ad agire in fretta creando un’offerta a tempo.
  • Emozionale, mettiamo un’immagine accattivante.

Si dovrà prestare molta attenzione alla quantità degli annunci e alla loro frequenza, dobbiamo guadagnare la fiducia dei consumatori entrando in punta di piedi nella loro mente come punto di riferimento di quel determinato servizio o prodotto offerto.

Vuoi partire con la tua prima campagna di remarketing o retargeting e sfruttare al massimo il tuo budget?

Parliamone.